Tariffa puntuale rifiuti nei Comuni Italiani

Tariffa puntuale rifiuti nei Comuni Italiani

“più rifiuto indifferenziato si produce e più salata è la tariffa”

Il principio chi inquina paga è la base della politica ambientale della tarip – tariffa puntuale rifiuti nei Comuni Italiani per la lotta contro l’inquinamento da rifiuti. Gli stati membri della UE, per contrastare l’inquinamento provocato dai rifiuti si sono autoimposti – “da oggi” chi inquina paga. Quindi chi inquina paga quindi è tenuto a sostenere i costi dell’inquinamento causato, compresi i costi delle misure adottate per prevenire, ridurre e porre rimedio all’inquinamento. Questo fenomeno è provocato dai volumi dei rifiuti e dalla poco accurata selezione a monte della raccolta differenziata da parte delle utenze domestiche e utenze non domestiche. Per il lavoro di selezione della raccolta differenziata svolto dalle utenze domestiche e utenze non domestiche i comuni non riconoscono alcun sgravio, anche se dovrebbero. Ad adottare la tarip – tariffa puntuale rifiuti nei Comuni Italiani dell’anno 2022, sono circa 1117 a copertura di otto milioni di abitanti residenti. Chi inquina paga è un forte appello delle amministrazioni comunali alle utenze domestiche e utenze non domestiche.

Parla con un nostro consulente!

Tariffa puntuale rifiuti nei Comuni Italiani

La maggior parte di questi comuni italiani è al nord, concentrata per più della metà nelle Regioni del nord-est. A differenza delle regioni del nord, al sud questo modello stenta a decollare. Di seguito la classifica delle amministrazioni che applicano la tarip – tariffa puntuale rifiuti nei Comuni Italiani e promuovono il concetto di chi inquina paga. Al primo posto troviamo le regioni Italiane del nord est con 687 comuni, al secondo posto invece troviamo il centro nord con 267 amministrazioni. L’ultimo posto sul podio è occupato dalle regioni del nord ovest con 100 amministrazioni comunali. Al quarto posto c’è il centro Italia con 57 comuni ed infine ultimo posto per il sud con solo 6 comuni.

Il compattatore è l’unico strumento per ridurre l’indifferenziato?

Il trituratore domestico Ecotrix CUBO è un’alternativa valida al compattatore in quanto rappresenta una tecnologia innovativa per utenze domestiche e non domestiche. In questi contesti, l’adozione di un trituratore domestico Ecotrix CUBO assume un’importanza strategica nell’ottica di tutti i rifiuti urbani indifferenziati e del pagamento della Tarip. Il trituratore domestico opera mediante una tecnologia brevettata la quale facilità la riduzione volumetrica dei rifiuti indifferenziati, ottenendo una riduzione di oltre il 95%. Tale processo comporta una serie di vantaggi per le utenze domestiche e non domestiche che voglio installare il trituratore domestico Ecotrix CUBO. Se invece in alternativa, per ridurre i rifiuti indifferenziati, si utilizza un compattatore, questa scelta vi riserverà molte criticità. Il compattatore oltre ad non essere in grado di processare tutti i rifiuti indifferenziati, riduce solo del 60% il volume dei rifiuti inseriti. In conclusione, il compattatore è meno performante del trituratore domestico in quanto quest’ultimo processa tutti i rifiuti senza distinzione oltre a ridurre di più.

RIDUCI I VOLUMI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA CON IL TRITARIFIUTI DOMESTICO

Ecotrix CUBO trita plastica domestico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto