Definizione di economia circolare

definizione di economia circolare e vantaggi

La definizione di economia circolare significa concretizzare un cambiamento nel modo di concepire la nostra presenza sulla Terra. Non si tratta solo di agire su singoli aspetti della produzione industriale, ma di ripensare totalmente l’organizzazione delle nostre comunità, economie e relazioni, nonché il nostro rapporto con il resto della Vita di questo Pianeta

Comincia a diventare “di moda” parlare di economia circolare: troverete in giro per la rete per lo più articoli che raccontano come creare nuovi prodotti riciclati da alcuni rifiuti urbani o come recuperare preziose materie prime (plastiche e carta in primis, ma anche metalli più o meno nobili) per ricominciare il ciclo produttivo di altri beni di consumo. Talvolta si spingono ancora più in là e citano il design industriale come il detentore dell’arduo (??) compito di creare oggetti che si possano facilmente smontare: a fine utilizzo si potrà facilmente ridurre l’oggetto in sottoparti in modo da consentirne il recupero e il riciclo dei vari componenti.

 

Ma economia circolare vuol dire solo riciclo dei rifiuti? Io dico di no e voglio spingermi veramente oltre. Perché è solo spingendoci oltre che la nostra capacità immaginifica potrà riprogettare un mondo davvero differente.

 

Definizione di economia circolare: Significa ripensare al ruolo della nostra economia, che passerebbe da una realtà predatoria, quale è oggi, ad una realtà integrata con l’ambiente circostante. Ambiente inteso come totalità delle relazioni che abbiamo con il mondo, dal tempo atmosferico ai bisogni spirituali dell’Uomo, dalle piante e animali alle conseguenze delle nostre decisioni e comportamenti, dai batteri e componenti del suolo alle nostre nuove creazioni. Per una trasformazione di questo tipo dobbiamo fare dei passaggi intermedi, a piccoli passi, perché lo stato attuale dell’economia non è in grado di fare un cambiamento così intenso e repentino.

http://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2015/11/Idea.jpgDefinizione di economia circolare: Economia circolare vuol dire che ad ogni passaggio produttivo si generano materie prime per un ulteriore e/o nuovo processo dal quale nascono nuove opportunità, nuove imprese, nuove utilità. Significa, da un lato, ripensare tutto il processo produttivo e, dall’altro, di saper vedere opportunità imprenditoriali dove i più vedono rifiuti e imbarazzo. Significa che nel “sistema del valore” (1) ciascuno ha la responsabilità e il compito di occuparsi delle implicazioni sui processi economici dei precedenti e dei successivi soggetti nella catena delle relazioni: si deve agire come un sistema, non come un singolo isolato dagli altri e in competizione; ogni azione distorta o egoistica ritornerebbe al proprietario tramite il meccanismo della ciclicità e retroazione.

Di conseguenza implica anche ripensare il sistema complessivamente: economia circolare vuol dire economia del necessario e sufficiente: nulla deve essere di troppo e ogni passaggio deve essere totalmente riassorbito nel sistema stesso. In un’economia dello spreco, l’economia circolare vuol dire ribaltare totalmente tutte le nostre impostazioni e ripensare il nostro vivere, in senso rispettoso e comunitario, dove vince sul mercato chi elimina piuttosto che chi ingombra, chi ha uno scopo integrato piuttosto che chi compete per la supremazia (o la sopravvivenza).

Sappiamo benissimo, da numerosi teorici economici che troviamo sui libri universitari, che i bisogni reali di un uomo, soddisfacibili tramite processi economici (o resi tali), sono pochissimi: mangiare, vestire, un tetto e pochi altri che potrebbero in realtà uscire dal processo produttivo economico. I veri bisogni di un uomo sono relazionali, sociali e spirituali, tutti aspetti che con l’economia, questa economia dello spreco e dei bisogni indotti, non c’entrano proprio nulla.

Per capire meglio la definizione di economia circolare possiamo ispirarci all’esempio di circolarità di successo per eccellenza: la Natura. In natura nulla va sprecato e niente viene generato per caso. Ogni elemento ha un suo senso e un suo scopo e ciò che è termine di un ciclo in un contesto, diventa materia prima in un contesto del tutto differente. In questo senso ha una sua logica evidente parlare di connessioni di utilità: ogni punto è un elemento di un sistema complesso che trova costantemente equilibrio e cambiamento come espressioni della sua stessa Vita.

L’essere umano ha il compito di rientrare in questo sistema cercando soluzioni al suo modo di vivere: attualmente, soprattutto in chiave economica, l’uomo si trova pericolosamente al di fuori di questo senso di sé, di esistere e di operare nel suo stesso ambiente.

Ecco perché l’economia va ripensata: perché è il nostro atto di vita con il peggiore impatto su un equilibrio desiderabile e l’economia circolare, se pensata con una visione sistemica, è un’opportunità di cambiamento organizzativo delle imprese, del vivere comune e degli atti economici, verso un agire più intelligente, anche da un punto di vista imprenditoriale.

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Schema economia circolare

http://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2015/11/circular-economy-faith-coleman1.pngÈ chiaro che usando l’economia circolare come pretesto per ripensare l’intero scopo dell’economia, il concetto di globalizzazione, consumismo, spreco, standardizzazione per una maggiore efficienza produttiva (per riciclare i rifiuti!) perdono di senso e di interesse. Il reintegro nel nostro ambiente di riferimento, ripensando le attività produttive in chiave ciclica, comporterà una modifica anche delle nostre comunità, che diventano piccole ma aperte, originali, creative, cooperative e resilienti, in un contesto in cui, lo dico provocatoriamente, il denaro non sarebbe neppure più necessario, esattamente come non esiste in Natura: il valore di scambio non sarebbe più considerato come singolo guadagno della singola azione, ma come contributo ad un sistema complesso di interazioni per le quali ciascuno contribuirebbe all’equilibrio e all’evoluzione e riceverebbe per quanto ha necessità.

Il concetto di dare-avere, tipico della contabilità, si sposta dal singolo individuo al complesso delle relazioni nella nostra comunità che vive in un ambiente ben preciso. Ciascuno darebbe come atto di Vita all’interno di processi integrati, ciclici e circolari che mirano ad un equilibrio desiderabile, soddisfacente per i bisogni essenziali concreti ma soprattutto liberando spazio, tempo ed energie per i bisogni di tipo sociale, relazionale, spirituale e di miglioramento delle nostre stesse nuove comunità.

Non limitiamoci a considerare l’economia circolare come una buona pratica di riciclo dei rifiuti perché sarebbe riduttivo. Economia circolare significa quindi un ampio atto di coraggio che i più accorti porteranno nelle proprie esperienze per trasformarle fermamente verso pratiche di cooperazione e relazione in cui l’obiettivo principale sarà quello di creare sistemi produttivi integrati con un vivere più sano e… meno rischioso per la nostra stessa vita. Riusciremo, con questa molla, a trasformare in modo definitivo, via via, i processi produttivi, far uscire spreco e consumismo dai nostri desideri, ricreare abitudini in cui i nostri veri bisogni immateriali verranno soddisfatti.

1. Termine tecnico che indica i vari soggetti che entrano nella filiera, dalla materia prima al rifiuto del consumatore finale, compresi tutti quelli che in un qualche modo partecipano al processo.

Articolo riproducibile citando la fonte con link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia

Leggi anche

  • Articolo scritto il  17/11/2015 da Lisa Bortolotti 
  • Tratto dal sito ” http://www.italiachecambia.org/2015/11/economia-circolare-coraggio-ripensare-sistema/#”

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Vantaggi economia circolare

Vantaggi economia circolare:
1. Riduzione dei costi di produzione

Nell’economia circolare, le imprese adottano una mentalità di “fare di più con meno”. Utilizzando materiali riciclati e riparando prodotti anziché sostituirli, le aziende possono ridurre notevolmente i costi associati all’acquisto di nuove materie prime e alla gestione dei rifiuti. Questo non solo porta a un risparmio diretto sui costi di produzione, ma riduce anche la dipendenza da risorse costose e sempre più scarse.

Vantaggi economia circolare:
2. Crescita del settore delle rinnovabili

L’economia circolare alimenta la domanda di tecnologie e soluzioni rinnovabili. Le imprese investono in energie rinnovabili e processi produttivi sostenibili per ridurre l’impatto ambientale e garantire un approvvigionamento più sicuro e affidabile delle risorse. Questo non solo crea opportunità di lavoro nel settore delle rinnovabili, ma stimola anche l’innovazione e la competitività in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità.

Vantaggi economia circolare:
3. Creazione di nuovi mercati e opportunità di lavoro

L’adozione dell’economia circolare apre la strada a nuovi mercati per i prodotti rigenerati e riparati. Le imprese che si specializzano nella rigenerazione e nella riparazione di prodotti possono capitalizzare su questa crescente domanda, creando nuove opportunità di lavoro nel settore dei servizi di rigenerazione e riparazione, nonché nelle industrie correlate come il riciclaggio e la gestione dei rifiuti.

Vantaggi economia circolare:
4. Miglioramento della competitività aziendale

Le aziende che abbracciano l’economia circolare spesso diventano più competitive sul mercato. Riducendo i costi di produzione, migliorando l’efficienza operativa e rispondendo alle esigenze di consumatori sempre più attenti alla sostenibilità, queste imprese possono distinguersi dai concorrenti che continuano a seguire modelli economici lineari. Ciò si traduce in una maggiore fidelizzazione dei clienti e una migliore reputazione aziendale.

Vantaggi economia circolare:
5. Riduzione dei rischi legati alle risorse

L’adozione dell’economia circolare aiuta a mitigare i rischi associati alla dipendenza da risorse non rinnovabili e alla volatilità dei prezzi delle materie prime. Utilizzando materiali riciclati e ricorrendo a pratiche di gestione delle risorse più sostenibili, le imprese possono ridurre la loro esposizione alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime e ai rischi di approvvigionamento, garantendo una maggiore stabilità operativa nel lungo termine.

Vantaggi economia circolare:
6. Promozione dell'innovazione e della collaborazione

L’adozione dell’economia circolare promuove l’innovazione attraverso la collaborazione tra diverse industrie e settori. Le imprese si impegnano in partenariati strategici per condividere conoscenze, risorse e tecnologie al fine di sviluppare soluzioni sostenibili e scalabili. Questo approccio collaborativo favorisce la diffusione di pratiche innovative e stimola la creazione di nuove opportunità di business che beneficiano sia le imprese che l’ambiente.

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Esempi economia circolare

  1. Riciclaggio dei materiali  (Esempi economia circolare): Un esempio classico di economia circolare è il riciclaggio dei materiali come plastica, vetro, carta e metallo. Questi materiali vengono raccolti, separati, puliti e riciclati per essere riutilizzati nella produzione di nuovi prodotti. Ad esempio, bottiglie di plastica possono essere riciclate per creare nuove bottiglie, tessuti o altri oggetti in plastica.

  2. Economia del sharing (Esempi economia circolare): L’economia del sharing promuove il noleggio, il prestito o lo scambio di beni anziché l’acquisto di nuovi. Piattaforme come Airbnb per l’alloggio, car-sharing come Car2Go e servizi di noleggio abbigliamento come Rent the Runway sono tutti esempi di come l’economia circolare possa ridurre la domanda di nuove risorse e promuovere l’utilizzo più efficiente di ciò che già esiste.

  3. Prodotti a vita lunga e riparabili (Esempi economia circolare): Progettare prodotti con una durata più lunga e facilitare la riparazione anziché la sostituzione è un’altra pratica chiave dell’economia circolare. Ad esempio, aziende come Patagonia offrono servizi di riparazione per i loro vestiti elettronici, consentendo ai clienti di prolungare la vita utile dei loro prodotti e riducendo così la necessità di acquisti frequenti.

  4. Economia della condivisione delle risorse (Esempi economia circolare): Questa pratica coinvolge l’ottimizzazione dell’uso delle risorse attraverso l’ottimizzazione degli stock e la condivisione delle risorse tra diverse industrie o settori. Ad esempio, gli scarti di produzione di una fabbrica possono diventare materie prime per un’altra azienda, riducendo così il bisogno di nuove risorse vergini.

  5. Progettazione per il riciclo (Esempi economia circolare): Progettare i prodotti con materiali facilmente riciclabili e separabili può facilitare il processo di riciclo e il riutilizzo dei materiali. Ad esempio, utilizzare plastica riciclabile anziché plastica mista può semplificare il processo di riciclo e aumentare la quantità di plastica recuperata per un nuovo utilizzo.

  6. Economia dei rifiuti zero (Esempi economia circolare): Questa pratica si concentra sull’eliminazione o sulla riduzione al minimo dei rifiuti attraverso la progettazione di processi produttivi più efficienti e l’implementazione di strategie di riciclo e riutilizzo. Le aziende adottano pratiche come la compostaggio dei rifiuti organici, il recupero di energia dai rifiuti e la riciclaggio dei materiali per ridurre l’impatto ambientale e risparmiare sui costi di smaltimento dei rifiuti.

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