Rapporto SDG 2021 istat

SDG 2021 in Italia: un'analisi critica per uno sviluppo sostenibile

Il Rapporto SDGs 2021 dell’ISTAT offre un quadro complesso e articolato dell’avanzamento dell’Italia verso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. Un’analisi che, pur offuscata dall’ombra della pandemia da Covid-19, mette in luce luci e ombre nel percorso del Paese, evidenziando progressi in alcuni ambiti e criticità persistenti in altri.

La soluzione per assicurarci un mondo migliore, da considerare inequivocabile è fare dei progressi verso uno Sviluppo sostenibile, ma sembra che molti decisori lo ritengano un miraggio. L’atteggiamento di amministratori, tecnici e specialisti ambientali verso questa via è ambiguo, sembra che scelgano le vecchie strade dello sviluppo economico più paganti nel breve periodo. Soprattutto sembrano rifiutare di analizzare gli scenari ambientali locali con una prospettiva di lungo periodo fregandosene di fare progressi.

sviluppo sostenibile

I progressi del nostro paese verso uno sviluppo sostenibile sono indicati all’interno del rapporto di analisi SDGs 2021 dell’ISTAT. Il quale è principalmente focalizzato sugli indicatori dell’andamento dei progressi verso uno Sviluppo sostenibile, dove considerano due sottoinsiemi di misure. Nella parte superiore, la prima immagine, contiene l’aggiornamento al 2019 rispetto a 10 anni prima. Invece nella parte inferiore, la seconda è riferita all’aggiornamento dell’ultimo anno 2020. 

Come si può notare ne emerge un quadro complessivamente positivo, per la parte superiore con il 60,5% delle misure in miglioramento, il 19,1% invariate e il 20,5% in peggioramento. Scendono invece in modo significativo quelli della parte inferiore. Ha il segno meno per il la misure di miglioramento 42,5%, mentre sale la percentuale di quelle in peggioramento, 37,0%.

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A livello europeo gli obiettivi SDGs sono già entrati tra gli strumenti utilizzati per monitorare lo sviluppo di un paese. Rispetto a questo scenario, il PNRR illustra gli ambiti di intervento attraverso alcuni indicatori che descrivono il ritardo italiano in ambito sociale, economico e ambientale. Questo quadro generale permette di agganciarsi a due Goal, il primo è il 5-Uguaglianza di genere ed il secondo il 16-Pace, giustizia e istituzioni forti. 

Il primo è stato associato al monitoraggio dell’uguaglianza di genere, il secondo alla giustizia e PA. Il quadro complessivo evidenzia l’elevata capacità degli SDGs di rappresentare le Missioni del PNRR. 

Progressi da consolidare e ampliare:

  • Lotta alla povertà: La riduzione del tasso di povertà assoluta rappresenta un passo avanti significativo, ma ancora insufficiente per garantire una vita dignitosa a tutti i cittadini. Occorre rafforzare le politiche di sostegno sociale e inclusione per contrastare le disuguaglianze e creare opportunità per i più fragili.
  • Sicurezza alimentare: L’aumento dell’indice di accessibilità alimentare è un dato positivo, ma non deve farci dimenticare le sfide legate alla malnutrizione e all’obesità. È necessario promuovere una dieta sana e sostenibile, valorizzando la produzione locale e riducendo lo spreco alimentare.
  • Salute: L’incremento dell’aspettativa di vita e la diminuzione della mortalità infantile sono indicatori di un sistema sanitario efficiente, messo però a dura prova dalla pandemia. Occorre investire per rafforzarlo e renderlo ancora più equo e accessibile, garantendo cure di qualità a tutti i cittadini.
  • Istruzione: La crescita del tasso di laureati è un dato incoraggiante, ma deve essere accompagnata da un miglioramento della qualità dell’istruzione e da un’ maggiore aderenza alle esigenze del mercato del lavoro. È necessario promuovere l’innovazione didattica e l’orientamento scolastico, favorendo l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
  • Parità di genere: La riduzione del divario retributivo di genere è un segno positivo, ma la strada verso la parità è ancora lunga. Serve un impegno concreto per contrastare le discriminazioni di genere e promuovere la piena partecipazione delle donne alla vita economica e sociale.
  • Acqua e servizi igienici: L’aumento dell’accesso ai servizi fognari è un passo avanti fondamentale per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente. Occorre però garantire un accesso equo all’acqua potabile e promuovere comportamenti virtuosi per la sua gestione.
  • Energia: La crescita della quota di energia da fonti rinnovabili è un contributo importante per la decarbonizzazione e la lotta al cambiamento climatico. Bisogna però accelerare la transizione energetica investendo in tecnologie innovative e promuovendo l’efficienza energetica.

Criticità da affrontare con urgenza:

  • Disuguaglianze: L’aumento del divario tra redditi alti e bassi è una ferita profonda per il tessuto sociale italiano. Occorre ridurre le disuguaglianze fiscali, promuovere una redistribuzione più equa della ricchezza e investire in servizi sociali di qualità.
  • Lavoro: L’aumento del tasso di disoccupazione, soprattutto tra i giovani, rappresenta una sfida cruciale. Serve un’azione sinergica tra politiche attive e passive del lavoro, per favorire la riqualificazione professionale, l’inserimento lavorativo e la creazione di posti di lavoro dignitosi.
  • Ambiente: Il consumo invariato di suolo pro capite, la perdita di biodiversità e l’aumento dell’inquinamento impongono un cambio di rotta verso un modello di sviluppo più sostenibile. Occorre tutelare il territorio, promuovere l’economia circolare e contrastare i cambiamenti climatici.
  • Innovazione: Il gap in termini di investimenti in ricerca e sviluppo rispetto alla media europea frena la competitività del Paese e la sua capacità di innovare. Serve potenziare gli investimenti in ricerca, favorire la collaborazione tra università e imprese e sostenere le startup.

Oltre ai dati e alle analisi, il Rapporto ISTAT offre spunti di riflessione e sollecita un’azione collettiva per il raggiungimento degli SDGs. Un impegno che richiede la collaborazione di tutti i portatori di interesse, pubblici e privati, per costruire un futuro più sostenibile, giusto ed equo per le generazioni presenti e future.

Il tema dello sviluppo sostenibile è trasversale e richiede un approccio olistico che integri le diverse dimensioni economiche, sociali e ambientali.

Fonte: Estratto dal Rapporto SDG 2021 istat.

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